Corso di formazione CE.SE.DI per insegnanti contro il bullismo omofobico

I diritti umani e le diverse forme di discriminazione.

Introduzione generale e approfondimenti sulle diverse forme di razzismo e sulle discriminazioni e violenze legate all’orientamento sessuale.
CE.SE.DI. e Servizio Pari Opportunità e Politiche dei tempi – Provincia di Torino
In collaborazione con: Amnesty International, Coordinamento Torino Pride (Gay, Lesbiche, Bisessuali, Transgender), Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere – Comune di Torino.

Destinatari: Docenti di Scuola Media Superiore. Sono previsti interventi specifici nelle classi a sostegno delle attività che i docenti vorranno eventualmente programmare.

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INTRODUZIONE
La proposta si inserisce in un progetto a sviluppo pluriennale che prevede un modulo base sul tema generale dei diritti umani e della discriminazione al quale, di anno in anno, vengono collegati moduli specifici di approfondimento sui diversi ambiti e le diverse forme in cui discriminazione e violenza agiscono nella società. L’offerta per l’anno scolastico 2010/2011 include due approfondimenti, uno sulla discriminazione legata all’origine etnica e a quegli atteggiamenti e comportamenti oggi generalmente ricompresi nel concetto di razzismo ed uno sulla discriminazione legata all’orientamento sessuale. Al termine del modulo base, i docenti potranno scegliere se seguire entrambi i moduli di approfondimento o solo uno di essi.


 

MODULO BASE
I diritti umani e le diverse forme di discriminazione.
Introduzione generale.

Motivazioni:
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”, recita l’articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani. Non tutti gli esseri umani sono eguali in dignità e diritti, racconta la realtà di ogni giorno.

Ogni singola violazione dei diritti umani che Amnesty International denuncia da quasi cinquant’anni può essere considerata un prodotto della discriminazione. Essa incombe sulla vita quotidiana di milioni di persone ogni qual volta una preferenza, un’esclusione, un pregiudizio o una restrizione per motivi di origine etnica o nazionale, di status sociale o economico, di genere, orientamento sessuale e identità di genere, lingua, religione, cultura, opinione politica, status di disabilità o età producono l’effetto di annullare o indebolire il riconoscimento o la capacità di godere o di esercitare tutti i diritti e le libertà, da parte di ogni persona, su basi di parità.

Il diritto a non essere sottoposti a forme di discriminazione è sancito dai più importanti accordi di diritto internazionale la cui evoluzione è certo spesso lenta, ma in ogni modo costante.

Ad esempio, con la “Dichiarazione su diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere” che l’ONU ha siglato nel 2008 su proposta dell’Unione Europea per condannare formalmente le discriminazioni contro le persone omosessuali e transessuali, viene posto in evidenza che tali discriminazioni sono un fenomeno ancora diffuso e di cui è difficile conoscere la reale dimensione in quanto i timori e i pregiudizi fanno sì che non vengano denunciate le azioni subite. In tal modo l’ONU riafferma il principio di universalità sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Tutte le forme di discriminazione fondate sulla percezione di “diversità”, pur specifiche, hanno tratti in comune. Lavorare, come qui proposto, sul riconoscimento e il rispetto delle differenze legate all’origine etnica e/o all’orientamento sessuale è occasione per diffondere una cultura comunque inclusiva di tutte le differenze e dei vari modi possibili di essere al mondo.

Porre fine a tutte le forme di discriminazione è la principale azione preventiva che può essere messa in campo per contrastare efficacemente le molte forme di violenza che dalla discriminazione hanno origine. E’ compito che spetta a tutti, ma certo la scuola si offre come ambiente privilegiato per esercitare quella educazione al rispetto dei diritti umani che sola può favorire lo sviluppo di personalità tolleranti, aperte, autonome, critiche, responsabili, di cittadine e cittadini consapevoli dei propri diritti e di quelli altrui e in grado di difenderli.

Finalità:
-Promuovere la partecipazione attiva e la responsabilizzazione critica nei confronti delle questioni legate alla promozione e protezione dei diritti umani e alla loro violazione in conseguenza delle diverse forme di discriminazione.
-Accrescere la consapevolezza degli ostacoli sociali e culturali che, nelle diverse società, impediscono il pieno raggiungimento delle pari opportunità.
-Esplorare gli aspetti originari più profondi e comuni delle diverse forme di discriminazione al fine di riconoscerne nessi e trasversalità.
-Interiorizzare e tradurre nel proprio vissuto l’idea dell’identico valore di tutti gli esseri umani.
-Sviluppare una coscienza collettiva solidale, aperta al dialogo, alla cooperazione e allo scambio, che non lasci spazio a forme di intolleranza e discriminazione.
-Favorire il superamento di pregiudizi e stereotipi.
-Accrescere il valore positivo delle differenze come elemento fondante e arricchente della vita sociale.

Metodologia e materiali:
Le attività privilegeranno tecniche e metodologie partecipative, includendo giochi di ruolo, utilizzo di materiali audiovisivi, discussioni guidate, somministrazione di questionari. Saranno proposte attività da portare nelle classi e messi a disposizione di tutti i partecipanti alcuni dei materiali informativi e degli strumenti didattici di Amnesty International, del Coordinamento Torino Pride (Gay, Lesbiche, Bisessuali, Transgender), del Servizio LGBT per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (in particolare il documentario “Nessuno Uguale. Adolescenti e omosessualità” e il manuale didattico di accompagnamento) del Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere – Comune di Torino (materiale bibliografico).

Programma dei lavori:
Un incontro di 4 ore suddiviso in due parti.

Le prime due ore prevedono un esercizio di “riscaldamento” attraverso un gioco di ruolo, un breve percorso storico-giuridico di introduzione ai diritti umani, un’esposizione sintetica delle diverse forme di discriminazione, con particolare attenzione a reciproci collegamenti e trasversalità, un’introduzione al modulo di approfondimento “Razzismo: un attacco al cuore dei diritti umani”.

Le seconde due ore sono dedicate alla sensibilizzazione sul tema dell’identità gay, lesbica e bisessuale, propedeutiche al modulo di approfondimento “Contrastare il bullismo omofobico. L’identità gay, lesbica e bisessuale: linguaggi, stereotipi, prediudizi: percorso di in/formazione rivolto a insegnanti delle scuole medie superiori”. La riflessione si concentrerà sullo sviluppo dell’identità in adolescenza: importanza del gruppo dei pari nel costituirsi dell’identità, fenomeni di gruppo in questa fase evolutiva, con focus sulle caratteristiche del bullismo per giungere a delineare le specificità di quello omofobico.

Formatori/trici:
L’incontro sarà gestito per le prime due ore da volontari e volontarie di Amnesty International. Per le altre due da volontari e volontarie del Gruppo Formazione del Coordinamento Torino Pride; si avvarrà inoltre della collaborazione del Servizio Lgbt per consentire una continuità con i percorsi già attivati nelle scuole di Torino e provincia.
MODULO DI APPROFONDIMENTO:
Contrastare il bullismo omofobico. L’identità gay, lesbica e bisessuale: linguaggi, stereotipi, pregiudizi. Percorso di in/formazione rivolto a insegnanti delle scuole medie superiori

In collaborazione con: Coordinamento Torino Pride (gay, lesbiche, bisessuali, transgender) e Servizio Lgbt del Settore Pari Opportunità e Politiche di genere – Comune di Torino

Destinatari/e: docenti di Scuola Media Superiore.

Motivazioni
Il Coordinamento Torino Pride GLBT da diversi anni opera sul territorio al fine di creare un clima di accoglienza e rispetto delle differenze legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
La definizione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere è infatti un aspetto fondante della personalità di ogni individuo e richiede accompagnamento e cura, specialmente nella fase più delicata della costruzione del sé quale è l’adolescenza.
Da questa consapevolezza emergono la volontà e l’impegno di dare particolare importanza alle attività di sensibilizzazione e formazione rivolte agli operatori impegnati in campo educativo e scolastico.
L’ambito scolastico, infatti, rappresenta un contesto determinante per le giovani generazioni non solo rispetto alla “scoperta” della propria omosessualità, ma anche per le prime esperienze di stigmatizzazione sociale e di discriminazione.
Diverse sono state in questi anni le iniziative del Coordinamento Torino Pride e del Servizio Lgbt finalizzate a creare maggiore consapevolezza sia da parte degli insegnanti sia da parte degli studenti e delle studentesse rispetto alla condizione delle persone gay, lesbiche, bisessuali transessuali e alle cause del pregiudizio manifestato nei loro confronti.
Il presente percorso si occuperà dell’orientamento sessuale, in particolare dell’omosessualità maschile e femminile. Il tema dell’identità di genere, ovvero del transessualismo / transgenderismo, potrà essere trattato successivamente anche in base ad eventuali bisogni che emergeranno durante il percorso formativo.

Finalità del percorso
– Rendere consapevoli degli elementi e delle dinamiche che determinano il disagio e la discriminazione, sino a creare situazioni di solitudine ed isolamento per i ragazzi e le ragazze gay, lesbiche e bisessuali;
– riflettere sulla natura del pregiudizio e dello stereotipo a partire dalla propria esperienza personale e di insegnante;
– stimolare la capacità di attenzione e di cura nei confronti delle proprie modalità comunicative nel quotidiano, affinché non siano discriminatorie nel contatto diretto con studenti e studentesse gay, lesbiche e bisessuali;
– sperimentare prima con gli/le insegnanti e poi con la classe modalità di approccio educativo e tecniche di intervento didattico finalizzate a favorire il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze e il contrasto al bullismo omofobico.

Calendario:
3 incontri in/formativi rivolti agli insegnanti di 3 ore ciascuno per un totale di 9 ore;
1 incontro di didattica applicata alle classi di 2 ore da realizzarsi con ogni insegnante partecipante
1 incontro di verifica dell’esperienza maturata in ambito scolastico a fine anno di 3 ore

Obiettivi educativi:
Primo incontro: Il linguaggio come spazio di esistenza
approfondire il discorso della visibilità gay, lesbica e bisessuale;
fornire strumenti di conoscenza precisi, anche terminologici, della realtà;
evidenziare la differenza tra il maschile e femminile nella costruzione dell’identità e nelle esperienze di vita;
analizzare il ruolo dei “modelli” positivi, anche in relazione ai diversi campi dell’espressione culturale.

Secondo incontro: Gli stereotipi, i pregiudizi e le modalità comunicative
fornire una panoramica su parole e luoghi del pregiudizio;
evidenziare i diversi livelli qualitativi della discriminazione e la loro rilevanza (dal silenzio alla “tolleranza”, sino alla violenza strettamente agita);
presentare i caratteri fondamentali dell’omofobia sociale e interiorizzata;
porre in relazione le dinamiche complesse nella costruzione dei ruoli di genere e di orientamento sessuale, evidenziando la possibilità di mettere in discussione gli stereotipi.

Terzo incontro:percorsi educativi e strumenti didattici
– Individuare atteggiamenti adeguati all’interno della scuola per creare un clima accogliente nei confronti di studenti e studentesse gay, lesbiche e bisessuali (glb), preparando i/le giovani a riconoscere il valore della diversità;
– elaborare con gli/le insegnanti un percorso educativo, con relativi strumenti didattici e interventi formativi, da sperimentare nelle classi
– fornire elementi di conoscenza storica e culturale della realtà glbt (gay, lesbica, bisessuale e transgender).

Quarto incontro: didattica applicata alla classe
– Sperimentare congiuntamente con gli/le insegnanti l’avvio del percorso educativo perfezionato nel terzo incontro;
– rafforzare la consapevolezza da parte degli insegnanti della capacità di trattare la tematica in classe.

Quinto incontro: Verifica
L’obiettivo fondamentale in questo caso è quello di creare l’occasione di confrontarsi sui cambiamenti apportati al proprio agire educativo e sulle esperienze fatte nelle classi, con una verifica degli strumenti acquisiti attraverso il percorso cui si è preso parte.

Metodologia:
La modalità con la quale verranno proposti i contenuti sarà prevalentemente di tipo interattivo al fine di ottenere uno scambio partecipato. Verranno utilizzati materiali cartacei (articoli di giornali di cronaca, estratti di lettere e di testi di letteratura) e audiovisivi (slide e filmati), come punto di partenza per riflessioni di gruppo, e giochi di ruolo per l’analisi dei comportamenti.
In particolare le conduttrici e i conduttori degli incontri proporranno degli input per stimolare i/le partecipanti a interrogarsi sulle modalità, le buone prassi e gli stili comunicativi utilizzati nel proprio ambito di insegnamento.

Materiali didattici:
Verranno forniti agli insegnanti e alle scuole di appartenenza:
– materiali di approfondimento a carattere educativo e bibliografico;
Verranno forniti alle scuole di appartenenza:
prestito d’uso di mostre sui temi del contrasto all’omofobia e del superamento dell’atteggiamento discriminatorio in generale, per attività di sensibilizzazione con gli studenti e le studentesse.

Numero dei partecipanti:
Si prevedono un numero massimo di 20-25 partecipanti per potere garantire le modalità interattive nella conduzione del gruppo.

Formatori/trici:
Gli incontri verranno gestiti da volontari e volontarie del Gruppo Formazione del Coordinamento Torino Pride e si avvarrà inoltre della collaborazione del Servizio Lgbt per consentire una continuità con i percorsi già attivati nelle scuole di Torino e provincia.

REFERENTE
Maria Grazia Pacifico, tel. 011.8613619 – fax 011.8613600
[email protected]

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