Le definizioni sono parole e siamo consapevoli che non possono descrivere da sole la complessità di un essere umano. Spesso sono limitate e approssimative, ma per alcune persone possono essere utili per comprendere meglio se stesse e per sentirsi incluse.
Inoltre, le definizioni sono descrittive, non prescrittive: sono uno strumento per raccontare e descrivere come ci sentiamo, chi siamo, cosa proviamo. Possono essere utili quando vogliamo comunicare qualcosa su di noi alle altre persone, ma non ci devono limitare, dettando come ci dobbiamo comportare o come dobbiamo sentirci.
A
Abilismo
Stigma e discriminazione verso le persone disabili; presupposto che lo standard sia quello di avere un corpo abile
Abrosessualità
Attrazione sessuale e/o romantica fluida e mutevole, che varia in periodi più o meno lunghi nel tempo la sua direzione tra tutti i possibili generi o solo tra alcuni
Accessibilità
Caratteristica di un dispositivo, di un servizio, di una risorsa o di un ambiente d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d'utente
Achille* (MLM)
Persona parzialmente o completamente tendente a identità di genere e/o estetiche maschili attratta da persone parzialmente o completamente tendenti a identità di genere e/o estetiche maschili. La persona può essere gay, bisessuale, pansessuale, queer o di altri orientamenti in cui l'attrazione è rivolta anche o esclusivamente a persone identità di genere e/o estetiche maschili. A volte si trova anche come MlM (Men Loving Men), per quanto questo termine sia riduttivo. Reciproco di Saffic*/WLW
AFAB / AMAB
Sigle che stanno per Assigned Female At Birth (assegnata femmina alla nascita) e Assigned Male At Birth (assegnato maschio alla nascita) e indicano rispettivamente le persone a cui è stato assegnato il sesso anagrafico femminile o maschile alla nascita
Ageismo
Discriminazione basata sull'età. Si applica in vari ambiti: dal mito dell'eterna giovinezza proposto dai media, al considerare una persona meno valida perché giovane e "senza esperienza", al considerare la morte di una persona anziana meno grave perché già vicina al termine naturale della propria vita. All'interno della comunità omosessuale, in particolare, c'è un considerevole ageismo verso coloro che hanno un'età matura, perché considerati, con criteri sessisti, meno prestanti
Agender
Identità di genere di chi rifiuta il concetto di genere, si colloca al di fuori dello spettro, o riconosce di non avere un genere
Alloromanticismo (Alloromantic*)
Chiunque prova attrazione romantica, indipendentemente dal o dai generi verso cui questa attrazione è rivolta. Opposto di "aromantico". Le persone alloromantiche possono o meno provare attrazione sessuale e/o intraprendere relazioni. Il loro orientamento, come tutti gli altri, non implica uno specifico comportamento. Vedi: Split attraction model, Aromanticismo, Asessualità, Allosessualità
Allosessualità (Allosessuale)
Chiunque prova attrazione sessuale, indipendentemente dal o dai generi verso cui questa attrazione è rivolta. Opposto di "asessuale". Le persone allosessuali possono o meno provare attrazione romantica e/o intraprendere relazioni. Il loro orientamento, come tutti gli altri, non implica uno specifico comportamento. Vedi:Split attraction model, Aromanticismo, Asessualità, Alloromanticismo
Ally (Alleat*)
Persona eterosessuale e cisgender che supporta le cause queer e/o delle soggettività LGBTQIAP+
Anarchia relazionale
Stile relazionale che promuove la libertà e l'autonomia nella gestione delle relazioni interpersonali, inclusi i legami romantici, sessuali e amicali, che rifiuta definizioni e gerarchie. Chi pratica l’anarchia relazionale cerca di instaurare relazioni dalla struttura fluida e in costante evoluzione e tende a non dare maggiore importanza a una relazione romantica o sessuale rispetto a una relazione platonica, né vuole etichettare i propri rapporti con termini tradizionali come “partner”, “amico” o “amante”
Androginia (Androgin*)
Espressione di genere che mescola elementi di mascolinità e femminilità; identità di genere che mescola i generi binari. Si può descrivere come essere "tra" femmina e maschio, uomo e donna, maschile e femminile, come né femminile né maschile, o "in mezzo"
Aromanticismo
Aromantic*, Aro, Demiromanticismo, Grayromanticismo, Spettro aromantico, Aroace, Aspec
Orientamento romantico di chi non prova attrazione romantica verso alcun genere o la prova molto raramente o in specifiche circostanze. Le persone aromantiche possono essere allosessuali o asessuali e decidere di intraprendere o meno relazioni romantiche e/o sessuali. L'aromanticismo è uno spettro: include il demiromanticismo (attrazione romantica che si sviluppa solo dopo che c'è un coinvolgimento emotivo) e il grayromanticismo (attrazione romantica che capita molto raramente o solo in specifiche circostanze che portano la persona a descrivere la sua esperienza come più affine a quella delle persone aromantiche rispetto a quella delle persone alloromantiche). Le persone aromantiche vengono spesso dette "aro". Una persona sia aromantica sia asessuale viene colloquialmente detta "aroace". Le persone che rientrano nello spettro "a" (aromantico e/o asessuale) vengono dette "aspec"
Asessualità
Asessuale, Ace, Demisessualità, Graysessualità, Spettro asessuale, Aroace, Aspec
Orientamento sessuale di chi non prova attrazione sessuale verso alcun genere o la prova molto raramente o in specifiche circostanze. Le persone asessuali possono essere aromantiche o alloromantiche e decidere di intraprendere o meno relazioni sessuali e/o romantiche. L'asessualità è uno spettro: include la demisessualità (attrazione sessuale che si sviluppa solo dopo che c'è un coinvolgimento emotivo) e la graysessualità/gray asessualità (attrazione sessuale che capita molto raramente o solo in specifiche circostanze che portano la persona a descrivere la sua esperienza come più affine a quella delle persone asessuali rispetto a quella delle persone allosessuali). Le persone asessuali vengono spesso dette "ace". Una persona sia aromantica sia asessuale viene colloquialmente detta "aroace". Le persone che rientrano nello spettro "a" (aromantico e/o asessuale) vengono dette "aspec"
Autodeterminazione
Capacità, possibilità e libertà di prendere decisioni, fare scelte, avere opinioni sulla propria persona, e vederle rispettate e sentirsi ascoltat* da parte altrui (ad esempio: la possibilità di scegliere di intraprendere un percorso di affermazione di genere senza che sia necessaria una diagnosi di disforia)
B
BDSM
Sigla che sta per Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo e indica le pratiche sessuali definite come "alternative" o "atipiche", spesso basate sulla gestione del dolore e/o di rapporti di potere non equilibrati, sviluppate sulla base della sicurezza e del consenso
Bear
Nella terminologia gay, uomini dalla corporatura robusta/grassa, spesso pelosi, in genere dall'aspetto mascolino
Benessere sessuale
Approccio positivo e rispettoso nei confronti della sessualità, orientato alla ricerca del piacere, libero da coercizione, discriminazione o violenza. Segue il modello biopsicosociale per il quale la salute è influenzata anche dai fattori ambientali e sociali, e non si configura solo come assenza di malattia. Viene definito dall'OMS nel 2002 come "stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale relativo alla sessualità"
Bias
I bias o distorsioni cognitive sono delle distorsioni soggettive della realtà che portano a una sua interpretazione priva di oggettività. Spesso portano a giudizi negativi sulla base di "impressioni"
Bifobia
Avversione verso la bisessualità e le persone bisessuali come gruppo sociale o come individui. Spesso queste persone vengono considerate indecise, infedeli, promiscue, confuse, che stanno attraversando una fase, etc. Il termine venne coniato nel 1992 dalla ricercatrice Kathleen Bennet. Vedi: *fobia
Bigender
Identità di genere che combina più di un genere (non necessariamente donna e uomo)
Binder
Capo di abbigliamento usato soprattutto dalle persone transmasc per appiattire il petto e farlo sembrare più piatto e simile a quello maschile, consiste in una canottiera molto stretta ed aderente
Bisessualità
Bisessuale, Biromanticismo, Biromantic*
Orientamento sessuale e/o romantico di chi prova attrazione sessuale e/o romantica per persone del proprio e di altri generi. In generale il termine "bi+" include tutti gli orientamenti in cui l'attrazione è rivolta verso più di un genere (contrario: monosessualità, cioè attrazione verso un solo genere, uguale o diverso dal proprio). Si preferisce l'uso di "bisessuale" a "bisex" per evitare l'assimilazione con la categoria porno
Body positivity
Movimento sociale che promuove l'accettazione e l'apprezzamento del proprio corpo, a prescindere da quali siano i canoni estetici vigenti, e si pone in contrasto alle discriminazioni che risultano dal non assoggettarsi a tali canoni
Body shaming
Derisione e/o discriminazione di una persona sulla base del suo aspetto fisico quando questo non rispetta i canoni ritenuti "ottimali" (ad esempio verso persone grasse, basse, calve, pelose, etc)
Bullismo omotransfobico
Violenza a sfondo omolesbobitransfobico, che colpisce le persone sulla base del proprio orientamento sessuale e/o identità di genere. Può manifestarsi in diversi modi: vi possono essere comportamenti di tipo verbale (deridere insultare, prendere in giro ripetutamente o minacciare una violenza fisica), prepotenze indirette (come escludere qualcuno dai gruppi di aggregazione), violenze fisiche a sfondo sessuale, fino a violenze sessuali di gruppo.
Butch
Persona lesbica il cui comportamento ed espressione sono più allineati a quelli tradizionalmente percepiti come maschili
C
Carriera alias
Protocollo che prevede la possibilità di registrarsi in un ente, azienda o scuola con il proprio nome e genere di elezione. Per via della legge italiana, ha effetto solo nella burocrazia interna e non sostituisce l'obbligo dell'uso dei dati anagrafici nei documenti con valore legale. Non esistono neanche obblighi o linee guida nazionali in tal senso, pertanto la sua adozione e modalità di accesso sono a discrezione dei singoli enti
Chemsex
Attività sessuale sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, fenomeno tendenzialmente diffuso all'interno della comunità gay
Cisgender
Persona la cui propria identità di genere (ed eventualmente, ma non necessariamente, espressione di genere) corrisponde con il sesso assegnato alla nascita
Cisnormatività
Vedi *normatività
Cissessismo
Vedi *sessismo
Closeted
Condizione di chi non è allo scoperto nella sua identità (closeted = "chiuso nell'armadio")
Coming out
Espressione inglese che letteralmente significa "venir fuori" e indica la decisione di una persona di dichiarare apertamente il proprio orientamento (sessuale, affettivo, relazionale, etc) e/o la propria identità di genere. Da non confondere con "outing", che viene fatto da terzi
Comphet
Compulsory heterosexuality, Eterosessualità obbligatoria
Compulsory heterosexuality o eterosessualità obbligatoria, è la teoria secondo cui l'eterosessualità è presupposta e imposta alle persone da una società patriarcale ed eteronormativa. Il termine è stato reso popolare da Adrienne Rich nel suo saggio del 1980 intitolato "Eterosessualità obbligatoria ed esistenza lesbica"
Comportamento sessuale
Condotta che riguarda il desiderio sessuale e la risposta ad esso; insieme delle pratiche adottate da un individuo in relazione alla sua sessualità
Consenso
Accordo a un determinato atto o situazione, riferito ad un'intenzione in attesa di essere attuata. Nell'ambito qui trattato è rilevante in merito al consenso sessuale, espresso tra persone in grado di comprendere lucidamente l'oggetto del consenso stesso, e al consenso informato, relativo alla somministrazione di terapie e/o azioni mediche a seguito di opportune informazioni
Coppia aperta
Stile relazionale in cui le persone coinvolte sono libere di avere relazioni sessuali con altre persone, mentre mantengono una relazione romantica stabile e impegnata tra loro
Crossdressing (Travestitismo)
Il crossdressing è la pratica di indossare abiti comunemente o stereotipicamente associati ad un genere diverso dal proprio. Storicamente è stato praticato come travestimento, a scopo artistico o performativo, o come espressione di sé. Non ha alcuna relazione con l'identità di genere o l'orientamento sessuale di chi lo pratica. Sta rimpiazzando il termine "travestitismo", oggi considerato offensivo
D
Deadname
Deadnaming; Nome di elezione, Chosen name, Lived name
Letteralmente "nome morto", indica il nome che era stato assegnato alla nascita a una persona trans. È buona norma evitare di usarlo (salvo espresso consenso da parte della persona interessata). Il nome che viene scelto si chiama "nome di elezione", in inglese chosen name (nome scelto) o lived name (nome vissuto). L'atto di usare il deadname si chiama deadnaming ed è qualcosa che spesso viene fatto con l'intento di offendere o ferire la persona
Decolonialismo
Esigenza progettuale e processo che puntano a ridurre o eliminare le tracce prodotte dal processo secolare del colonialismo
Demigender
Demiboy, Demigirl, Demifluid)
Termine ombrello per le identità di genere che hanno un'aderenza parziale con un determinato genere (demigirl: con il genere femminile, demiboy: con il genere maschile, demifluid: genere parzialmente fluido e parzialmente statico)
Depatologizzazione
Atto di smettere di considerare una condizione come malattia. È avvenuto nel 1990 con l'omosessualità, quando è stata tolta dall'elenco delle malattie mentali, e nel 2018 con la transessualità, per quanto questo processo a livello di prassi medica è ancora in corso. Rappresenta una delle principali istanze della comunità queer nella lotta per la propria autodeterminazione
Discriminazione
Trattamento, comportamento o condizione svantaggiosa agita nei confronti di una persona o una categoria di persone sulla base di una sua o loro caratteristica
Disforia di genere
Disturbo dell'identità di genere, Incongruenza di genere, Varianza di genere; Euforia di genere
Sentimento di malessere percepito da chi non si riconosce nel proprio genere assegnato alla nascita. Il termine era precedentemente noto come Disturbo dell'Identità di Genere (oggi in disuso se non nelle ricette mediche), poi sostituito nel DSM-5 per ridurre la stigmatizzazione collegata al termine "disturbo". L'ICD-11, pubblicato a giugno del 2018, ha depatologizzato la disforia di genere spostandola dal capitolo sulle malattie mentali a uno appositamente creato sul benessere sessuale, con l'intenzione di destigmatizzare pur mantenendo la condizione come meritevole di attenzione medica. Oggi la comunità spinge sempre più per sostituire a "disforia" il temine "incongruenza", per togliere il focus dalla sofferenza e spostare l'attenzione sul benessere della persona. Un altro termine oggi usato è quello di "varianza" di genere per indicare l'ampia gamma di possibilità presente nello spettro transgender. Per contro, la sensazione di profonda gioia relativa al "vedersi" del proprio genere di elezione si chiama "euforia di genere"
Drag
Drag Queen, Drag King
Persona che con finalità artistiche o di spettacolo impersona, spesso estremizzandone le caratteristiche, il genere femminile (drag queen) o il genere maschile (drag king). Solitamente il genere impersonato è quello opposto al proprio, ma non sempre. Il fenomeno drag affonda le sue radici nel fatto che per lungo tempo alle donne è stato proibito di recitare a teatro, portando quindi gli uomini a impersonare anche i loro ruoli, e nella cultura statunitense ai tempi del proibizionismo, in cui i locali gay erano luogo di "trasgressione" e sperimentazione in opposizione alla norma. L'arte drag non implica l'orientamento o l'identità di genere di chi la performa
E
Ermafroditismo
Termine in disuso, medicalizzante, stigmatizzante e oggi ritenuto offensivo, per indicare l'intersessualità . Fa riferimento alla proprietà di un organismo vivente di avere entrambi gli apparati riproduttivi funzionanti (es. lumache e lombrichi)
Espressione di genere
È l'insieme di comportamenti, atteggiamenti ed aspetto che una persona mette in atto per esprimersi in relazione al genere, in maniera conforme o meno rispetto agli stereotipi e ai ruoli previsti dalla società (vedi: socializzazione di genere, ruoli di genere). Essa è visibile tra le altre nei comportamenti, modi di parlare, atteggiarsi, vestirsi, curare il corpo, interagire socialmente, negli interessi e abitudini. L'espressione di genere varia anche sulla base di altre parti della propria identità con cui si interseca (ad esempio i comportamenti attesi e/o agiti da un uomo cisgender eterosessuale generalmente differiscono da quelli attesi e/o agiti da un uomo cisgender omosessuale)
Eterocentrismo
Considerazione dell’eterosessualità come dimensione fondativa del sociale. Un esempio di eterocentrismo è chiedere a un bambino se "ha la fidanzatina", presupponendo sia eterosessuale senza dimostrata evidenza
Eteronormatività
Vedi *normatività
Eterosessismo
Vedi *sessismo
Eterosessualità
Eterosessuale, Eteroromanticismo, Eteroromantic*
Orientamento sessuale e/o romantico di chi prova attrazione sessuale e/o romantica esclusivamente o prevalentemente per persone di un genere diverso dal proprio
F
Femme
Indica le persone con un atteggiamento ed espressione di genere vicine a quelle stereotipicamente femminili. Nella comunità lesbica, spesso usato in contrapposizione a butch
Femminismo
Movimento che si pone l'obiettivo di modificare la condizione tradizionale della donna attraverso diverse prospettive (emancipazioniste o liberazioniste). Ha assunto molteplici forme in base al contesto geografico e al momento storico, in occidente si sviluppa dalla fine dell'800
Femminismo intersezionale
Prospettiva che si è sviluppata a partire dal 1989 con gli studi di Kimberlé Crenshaw sul tema dell'intersezionalità (vedi). Considerare le forme di oppressione come interdipendenti fa sì che le lotte non vengano considerate come compartimenti stagni ma come una sommatoria di più battaglie che si influenzano a vicenda. Questa prospettiva ha permesso di riconoscere che ognun* di noi può essere oppress* per più di un motivo, ma allo stesso tempo può godere di un privilegio per altre caratteristiche: ad esempio, una donna cisgender, bianca e lesbica potrebbe subire discriminazioni legate al genere e all’orientamento sessuale, ma godrebbe dei privilegi legati al colore della pelle ed alla cisnormatività. Non può quindi esistere una priorità delle lotte, in primis perché molte persone non fanno parte di una sola minoranza oppressa, ad esempio una donna può essere nera e lesbica, per cui in ogni persona più assi di oppressione possono intersecarsi, ed in secondo luogo in quanto il dare priorità ad una lotta rispetto a un’altra è esso stesso un metodo di oppressione, in quanto determina la marginalizzazione di coloro che appartengono alla minoranza che in quel momento viene messa da parte. Questo pensiero si evolve a partire dal femminismo nero, nato in contrasto al femminismo bianco, che ha evidenziato come non possa esistere una sola prospettiva per le lotte che si portano avanti, portando a un allargamento delle prospettive e della commistione delle lotte. In Italia si può notare come rilevante femminismo degli anni 70 ("la lesbica non è una donna"). La prospettiva intersezionale apre ad altri tipi di lotte tipo abile/disabile, grasso/magro, nord/sud, ricco/povero, etc.
Fraysessualità
Orientamento sessuale di chi sperimenta una diminuzione, fino talvolta a svanire, dell'attrazione sessuale man mano che il legame emotivo si rafforza
FtM / MtF (F2M / M2F)
Persona che compie una transizione dal genere femminile a quello maschile (FtM) o viceversa (MtF). Questi termini sono attualmente dibattuti all'interno dell'attivismo trans in quanto portano l'attenzione su un percorso che ha una partenza e un arrivo precisi, in senso piuttosto binario e medicalizzato, che per quanto valido per alcune persone, non lo è per tutte. La proposta di termini alternativi da utilizzare in questo caso è AMAB e AFAB (vedi). Un'altra coppia di termini alternativi è FtX/MtX, dove la X indica un "non specificato" (queste sigle vengono usate soprattutto da persone non binary e/o non medicalizzate)
G
Gaslighting
Manipolazione psicologica di una persona con l'obiettivo di farla dubitare di se stessa, della sua memoria e percezione
Gatekeeping
Pratiche e/o atteggiamenti che impediscono a una persona o un gruppo di persone l'accesso a risorse e/o servizi attraverso barriere o impedimenti di varia natura (fisica, burocratica, discriminazioni). Particolarmente rilevante per le persone queer nei contesti legati all'accesso alla salute, fisica e mentale, al lavoro, alla casa, alla genitorialità
Gay
Termine inglese che indica le persone omosessuali (usato più spesso al maschile che al femminile)
Gender bender (Genderfuck)
Persona che si veste e si presenta in un modo che sfida le aspettative della società riguardo al proprio genere. Anche noto come "genderfuck"
Gender expansive
Persona con una gamma più ampia e flessibile di identità e/o espressione di genere rispetto a quella tipicamente associata al sistema di genere binario, questo termine viene spesso utilizzato nel contesto dell'infanzia trans
Gender neutral
Rivendicazione sociale e politica che lotta per ottenere spazi (bagni, spogliatoi) e linguaggi (*, x, ə, u) neutri rispetto al genere, così da risultare inclusivi per le soggettività non binarie altrimenti escluse dal binarismo di genere permeante il contesto socioculturale dominante
Gender nonconforming
Letteralmente "non conforme al genere", significa non aderire alle norme di genere della società. Le persone possono descriversi come non conformi al genere se non si conformano all'espressione, alla presentazione, ai comportamenti, ai ruoli o alle aspettative di genere che la società vede come la norma per il loro genere. Le persone con qualsiasi identità di genere possono essere gender nonconforming
Genderfluid
Identità di genere caratterizzata dal variare nel tempo, in periodi più o meno lunghi, tra tutti i possibili generi o solo tra alcuni
Genderqueer
Termine ombrello usato per descrivere le persone che sentono di avere un'esperienza queer o non normativa con il loro genere, ma anche per indicare qualsiasi identità di genere diversa da uomo e donna, quindi al di fuori del binario di genere
Genere
Categoria sociale e culturale, suscettibile di variazioni nel tempo e nello spazio, che descrive ed esprime ciò che è giusto e adeguato e previsto dalla società in base alla propria appartenenza a un sesso
I
Identità di genere
Percezione soggettiva di sé in relazione all'appartenenza a un genere, a più di uno, o a nessuno, costituisce un aspetto centrale dell'identità personale che dà un riferimento anche per l'espressione di genere. Nei termini della cultura occidentale odierna ciò significa donna, uomo o altro, tuttavia non sempre l'identità di genere che viene attribuita dall'esterno corrisponde con quella che l'individuo attribuisce a sé. È determinata da diversi aspetti psicologici a cui contribuiscono aspetti biologici e socio culturali. È svincolata dall’orientamento sessuale e dal sesso biologico
Identità sessuale
Dimensione soggettiva delle componenti che descrivono l'individuo nella sua dimensione sessuale. Risponde all'esigenza sociale e personale di classificazione e di conseguenza esistono vari modelli che la descrivono, il più diffuso dei quali prevede quattro componenti: sesso biologico, identità di genere, espressione di genere, orientamento sessuale e affettivo. Altre componenti che talvolta vengono aggiunte sono quelle dei ruoli di genere, dello stile relazionale e del comportamento sessuale
Intersessualità
Intersex, Intersessuale
Termine ombrello che descrive tutte le persone che a livello biologico presentano delle caratteristiche atipiche in merito ai loro caratteri sessuali primari e/o secondari, che rendono impossibile l'incasellarle precisamente come "femmine" o "maschi", ma che non implicano presenza di disabilità o patologie. L'intersessualità non è sempre visibile, quando lo è dà spesso adito a mutilazioni genitali perinatali: quando i genitali de* neonat* non sono facilmente classificabili come maschili o femminili spesso si opera una "correzione" chirurgica (su organi sani e senza il consenso della persona interessata né il consenso informato di genitori o tutori, essendo un'operazione inutile che viene fatta passare per necessaria). Si preferisce usare "intersex" rispetto a "intersessuale" in quanto il suffisso "-sessuale" indica principalmente gli orientamenti e questo termine si riferisce a caratteristiche biologiche. Una persona non intersex è detta "endosex"
Intersezionalità
Termine coniato nel 1989 dall'attivista Kimberlé Crenshaw per indicare la sovrapposizione ("intersezione") di varie identità sociali per una stessa persona, e le relative combinazioni possibili di discriminazioni, oppressioni, sistemi di privilegi, etc. Descrive come i sistemi oppressivi presenti nella società (ad esempio razzismo, sessismo, omofobia, transfobia, abilismo ecc) non agiscano indipendentemente l’uno dall’altro, ma siano interconnessi. Questi sistemi, descritti come “assi di oppressione” non possono essere contrastati senza tenere in considerazione la loro pluralità e la loro frequente coesistenza ai danni delle stesse soggettività (vedi Femminismo intersezionale)
IST
Sta per Infezioni Sessualmente Trasmesse e indica un gruppo di malattie infettive tendenzialmente (ma non solo) a trasmissione sessuale: si possono anche trasmettere attraverso fluidi corporei, sangue, trapianti, o con la gravidanza. Sta via via sostituendo il concetto inesatto di MST o Malattie Sessualmente Trasmissibili in quanto non sempre le infezioni si traducono in vere e proprie malattie
K
Kink (kinky)
Gamma di pratiche sessuali "non convenzionali", di cui fanno parte ad esempio il BDSM (vedi), i fetish, il roleplay, il voyeurismo, etc. Opposto di vanilla (vedi)
L
Lesbismo (lesbica)
Il lesbismo è l'attrazione sessuale e/o romantica di donne (o persone che non si identificano come uomini) verso altre donne (o altre persone che non si identificano come uomini). Storicamente ha una connotazione molto più ampia, inclusiva e politica rispetto al corrispettivo maschile gay
Lesbofobia
Lesbonegatività; Lesbofobia interiorizzata
Avversione verso il lesbismo e le persone lesbiche come gruppo sociale o come individui, ha spesso componenti legate al sessismo e alla misoginia. Vedi *fobia
LGBT (LGBTQIAP+)
Sigla che raccoglie le principali identità queer: Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender. La versione più inclusiva attualmente in uso è "LGBTQIAP+" (che aggiunge Queer, Intersex, Asessuali e Aromantiche, Pansessuali, e il + a indicare "altro")
M
Male gaze
Termine elaborato dalla teoria femminista che indica l'atto di raffigurare l'universo dalla prospettiva maschile ed eterosessuale. Porta spesso a una distorsione del desiderio e dell'universo femminile fatte per compiacere e non scandalizzare lo sguardo e il pensiero maschile
Mansplaining
Termine con cui viene definito l'atteggiamento paternalistico di alcuni uomini che tendono a commentare o a spiegare a una donna, in un modo condiscendente, troppo semplificato o troppo sicuro di sé qualcosa di ovvio, oppure qualcosa di cui lei è esperta, perché pensano di saperne sempre e comunque di più
Mascolinità tossica
Insieme delle caratteristiche culturalmente attribuite alle persone di sesso maschile che prevedono un modello di uomo con uno status sociale rispettabile, un carattere deciso, una forza ben visibile, e soprattutto privo di emotività, che intrinsecamente servono a favorirne il dominio, la svalutazione delle donne, l'omofobia e la violenza (Sheperd Bliss, anni '80) e mettono in pericolo la stessa salute fisica e mentale degli uomini
Medicina di genere
Corrente della medicina che si propone di considerare il genere come componente influente nella risposta alle terapie, adattando le prassi mediche in base alla persona a cui sono destinate. Si propone anche di studiare in maniera più inclusiva sintomatologie, risposte a farmaci e terapie, storicamente indagate unicamente su uomini, ampliando e diversificando i gruppi campione
Metapartner (Metamore)
Nell'ambito delle relazioni non monogame, indica l* partner di un* partner
Microaggressioni
Azioni ostili, anche non intenzionali, nei confronti di una persona o categoria di persone, sulla base di loro caratteristiche. Spesso vengono considerate come "meno gravi" perché non portano a danno fisico (vedi: piramide della violenza). Esempi comuni sono battute, misgendering, deadnaming, isolamento sociale
Minority stress
Il minority stress viene descritto dall'epidemiologo psichiatrico Ilan Meyer come impatto dello stigma sessuale verso le persone LGBT+. È una condizione specifica e cronica legata a una determinata categoria socialmente discriminata e a strutture socioculturali. Si riferisce in particolare a chi deve tenere nascosto qualcosa e vive nello stress che quella parte della sua identità sia scoperta, in quanto darebbe adito a violenze e/o discriminazioni: l'aspettativa e il costante timore di incorrere in discriminazioni o del rifiuto dà spesso luogo a fenomeni di ipervigilanza, evitamento, disimpegno, occultamento che tendono a ripercuotersi sulla salute fisica e mentale della persona. In generale è lo stress derivante dal far parte di una qualunque minoranza discriminata (persone razzializzate, disabili, di diversa religione, ecc)
Misgendering
Uso intenzionale di pronomi e/o del genere scorretto per ferire una persona (spesso trans)
Monosessualità (Monoromanticismo)
Attrazione sessuale e/o romantica verso un solo genere (eterosessualità, omosessualità)
N
Neurodiversità
Neurodivers*, Neurodivergenza, Neurodivergente, Neuroqueerness, Neuroqueer; Neurotipicità, Neurotipic*
La neurodiversità è la fisiologica variabilità delle configurazioni cognitive degli esseri umani. Questo concetto richiama quello di biodiversità e non vuole implicare una superiorità o inferiorità basata su tali caratteristiche. Alcuni esempi di neurodiversità sono autismo e ADHD. Il contrario di neurodiversità è "neurotipicità". Sempre più studi stanno individuando una grossa sovrapposizione tra le persone queer e le persone neurodivergenti, portando alla creazione del termine "neuroqueer" per indicare chi ha entrambe queste caratteristiche
Neutrois
Identità di genere neutra o nulla
Non binarismo
Non binari*, Non binary, Enby, NB
Identità di chiunque non si rispecchia nel binarismo di genere uomo-donna. È un termine ombrello che ne racchiude molti altri (agender, genderqueer, genderfluid, bigender, pangender, demigirl, demiboy, etc)
Non monogamia (non monogam*)
Termine ombrello che indica tutte le pratiche e le filosofie relazionali che non vedono la coppia sessualmente e/o romanticamente monogama come componente unica e fondamentale (coppiacentrismo), ma che vivono diverse modalità relazionali alternative in cui i termini sono chiari e discussi in maniera consensuale tra tutte le persone coinvolte. Si può applicare a varie strutture relazionali quali ad esempio la coppia aperta, il poliamore, lo scambismo, l'anarchia relazionale, le polifamiglie (vedi). Si caratterizza per la critica alla monogamia obbligatoria, alla monormatività (vedi), al pensiero monogamo come standard e al coppiacentrismo
O
Omnisessualità (omnisessuale)
Attrazione per tutti i generi, in cui il genere è una componente rilevante (differentemente dalla pansessualità), facente parte dell'ombrello bi+
Omofobia (Omonegatività; Omofobia interiorizzata)
Avversione verso l'omosessualità e le persone omosessuali come gruppo sociale o come individui. Vedi *fobia
Omogenitorialità
Genitorialità omo-lesbo-bisessuale, famiglia omoparentale)
Termine coniato nel 1997 da un’associazione francese di genitori LGB+ per indicare la genitorialità di persone omolesbobisessuali, e, più nello specifico, per designare un nucleo famigliare composto da almeno un adulto che si definisca lesbica, gay o bisessuale con uno o più bambini o che desidera averne. Il termine alternativo è “omoparentalità”, il quale è un’errata italianizzazione di gay parenting, in lingua inglese, o di homoparentalité e homoparenté, in lingua francese. L’espressione “parent” significa, infatti, secondo il vocabolario inglese o francese, “genitore”. Le famiglie omogenitoriali sono di prima o di seconda costituzione: le prime sono divenute tali in seguito alla formazione della coppia; le seconde sono composte da almeno una persona proveniente da una precedente relazione da cui ha ottenuto il divorzio o la separazione e dalla quale sono stati generati dei figli*.
Omonazionalismo
Atteggiamento culturale e politico di chi coniuga una atteggiamento lbbtq+ friendly a un posizionamento nazionalista. Molto spesso questo secondo carattere, che assume forme identitarie estreme, sta alla base di un atteggiamento razzista, ilamofobo, xenofobo, che dà luogo a forti discriminazioni, a volte sulla base di affermazioni apparentemente a difesa dei diritti (ad esempio l'affermazione che tutte le persone migranti sono omofobe)
Omosessualità
Omosessuale, Omoromanticismo, Omoromantic*
Orientamento sessuale e/o romantica di chi prova attrazione sessuale e/o romantica verso persone del proprio stesso genere. Il termine venne coniato da Karl-Maria Alexandru Kertbeny detto Benkert nel 1869
ONIG
Sta per "Osservatiorio Nazionale Identità di Genere", ente istituito dalla legge 164/82 per regolare i percorsi di transizione di genere in Italia. Le sue linee guida prevedono un iter molto lungo e pesatemente medicalizzato, che passa da un lungo percorso di psicoterapia obbligatoria per certificare che la persona provi disforia di genere (vedi) e non abbia altre comorbidità (facendo di fatto gatekeeping a persone transgender che hanno condizioni psichiatriche o psicologiche coesistenti) e un "real life test" nel primo anno di assunzione della terapia ormonale per valutare la performance della persona nel suo genere di elezione (prevedendo però strettamente di esprimerlo in maniera fortemente binaria e stereotipata), prima di poter accedere alle cause in tribunale per la rettifica anagrafica e il via libera alle operazioni di riassegnazione genitale
Orientamento relazionale
Stile relazionale, Struttura relazionale)
Indica la configurazione relazionale preferita da una persona (es. monogamia, non monogamia, coppia aperta, etc.)
Orientamento sessuale
Orientamento affettivo, Orientamento romantico, Orientamenti sessuo-affettivo
Direzione dell'attrazione che una persona prova, che può essere rivolta verso un altro genere (eterosessualità), il proprio stesso (omosessualità), due o più generi (bisessualità, pansessualità), nessuno (asessualità). Analogo discorso vale per le altre forme di attrazione (romantica, etc.: vedi Split attraction model). Esso è un fattore indipendente dalle altre componenti dell'identità sessuale: si sviluppa nell’infanzia, ma le modalità e i tempi di scoperta e definizione variano da persona a persona, in quanto ovviamente ogni persona vive la sessualità con sfumature e gradazioni proprie. I termini per descrivere l'orientamento sono moltissimi e in continua evoluzione (alcuni esempi: polisessuale, omnisessuale, fraysessuale, abrosessuale, etc). Secondo alcun* si possono utilizzare questi termini per definire qualsiasi relazione affettiva o sessuale non etero epoca e luogo; secondo altr* è più corretto specificare che l'immagine sociale e culturale che abbiamo noi oggi ad esempio dell'omosessualità è fortemente influenzata da come si è configurata dopo che è stata definita dai "pionieri del movimento" nella seconda metà dell'Ottocento. Parlare di omosessualità o bisessulità nell'antica Grecia sovrapporebbe quindi concezioni socio-culturali di questi termini molto diverse
Outing
Indica l'atto di dichiarare componenti dell'identità sessuale di una persona contro la sua volontà, spesso a scopo discriminatorio o diffamatorio. Può avere anche un uso politico verso persone omosessuali che denigrano altre persone con lo stesso orientamento (es. nel caso di politici o esponenti del clero)
P
Packer
Oggetto fallico con varie forme, dimensioni e funzioni che viene usato soprattutto dalle persone transmasc per simulare la forma dei genitali maschili sotto i vestiti, urinare in piedi e/o avere rapporti sessuali
Pangender
Identità di genere che comprende molti generi diversi
Pansessualità
Pansessuale, Panromanticismo, Panromantic*
Attrazione rivolta a qualsiasi genere, in cui il genere non è una componente rilevante per determinarla. Talvolta si parla di "gender blindness" ("cecità al genere"), ma non tutte le persone pan riconoscono questo termine come valido per la loro esperienza. Fa parte dell'ombrello bi+
Passing
Condizione di una persona trans che viene riconosciuta nel proprio genere di elezione, che riesce a "passare" per tale, senza essere identificata come persona trans
Patriarcato
Significa letteralmente “legge del padre” e storicamente indicava il predominio del padre sulla famiglia in ambito domestico. Oggi invece con patriarcato si intende una società in cui il potere socio-economico è prevalentemente nelle mani degli uomini, in cui questi hanno maggiore possibilità di accesso ad alte cariche lavorative e dirigenziali, migliori possibilità di guadagno, maggiore considerazione sociale operando forme di controllo sulla donna, il suo corpo e la sua indipendenza
Piramide della violenza
Modello che semplifica ed esplicita la progressione degli atti di violenza ai danni delle comunità minoritarie, spesso utilizzata per descrivere la cultura dello stupro ma applicabile ad altri contesti. Evidenzia come la base culturale dei pregiudizi e dei commenti tende a degenerare verso atti sempre più violenti, fino al privare la persona oggetto di violenza della sua stessa vita. Visibile qui: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-03/piramide_dellodio.png
Polecola (polècola)
Indica l'insieme delle relazioni di una persona non monogama. Questo termine si riferirisce in senso "tradizionale" ai legami romantici e/o sessuali e/o che prevedono progettualità condivise anche a lungo termine (come ad esempio la coabitazione, i figli, la condivisione delle spese), ma possono essere incluse anche relazioni platoniche, con metapartner, con amich*: ogni persona non monogama stabilisce in maniera libera e autodeterminata come definire la sua polecola, chi includervi e chi no
Poliamore
Configurazione relazionale che prevede che possano esistere nello stesso momento più relazioni romantiche, sessuali, affettive o di qualsivoglia altro tipo, con il consenso e l'informazione di tutte le persone coinvolte
Polifamiglia
Configurazione relazionale che coinvolge più di due persone adulte unite in un rapporto basato sulla cura reciproca ma che, esattamente come nel caso delle famiglie monogame, descrive situazioni di vario tipo. Alcune polifamiglie sono impegnate in una relazione stabile e a lungo termine, basata sulla coabitazione, la progettualità condivisa e a lungo termine, la fedeltà morale e spesso fisica, e l'impegno nella crescita di eventuali figli, costituendo e sostenendo un nucleo familiare coeso e unito
Polifedeltà
Nell’ambito delle non monogamie, forma relazionale in cui l* partner hanno rapporti sessuali e affettivi solamente all’interno di una cerchia chiusa di persone
Polisessualità (polisessuale)
Attrazione verso più generi, ma non tutti. Parte dell'ombrello bi+
Pregiudizio
Opinione preconcetta formulata in modo aprioristico, tendenza a considerare negativamente in modo ingiustificato le persone che appartengono a un determinato gruppo sociale. Agisce sul livello emotivo, è una sorta di degenerazione dello stereotipo, che porta a una sua estremizzazione, spesso dando adito a discriminazioni. Esempio: alcune lesbiche sono mascoline (stereotipo) - tutte le lesbiche sono mascoline e quindi non sono adatte alla cura, prerogativa femminile (pregiudizio) - non assumo una persona lesbica come infermiera (discriminazione)
PrEP / PEP
Profilassi Pre Esposizione e Profilassi Post Esposizione, sono due tipi di terapie preventive per l'HIV basate sull'assunzione di farmaci antiretrovirali prima o dopo rapporti a rischio
Pride
Manifestazione di orgoglio e rivendicazione queer, solitamente in forma di parata, scaturita dai moti di Stonewall seguiti alla rivolta del 28 giugno 1969 contro la polizia proibizionista
Privilegio
Vantaggio di cui gode una persona o una categoria di persone sulla base di proprie caratteristiche (spesso di nascita)
Pronomi (Linguaggio inclusivo, Neopronomi)
Sono parole che si usano per riferirsi a sé e alle altre persone al posto dei nomi propri, importanti anche per esprimere la propria identità di genere. Usare i pronomi corretti significa riconoscere e rispettare l'identità della persona e si colloca nel discorso più ampio del linguaggio inclusivo. Come tutto il resto della lingua, i pronomi cambiano ed evolvono nel tempo: soprattutto nella lingua inglese, ai pronomi "base" she/he/they si stanno affiancando i neopronomi, che non corrispondono a una precisa identità di genere e insistono sullo scavalcare la divisione linguistica in generi binari
Puttanofobia
Termine che descrive lo stigma sul sex work e su chi lo pratica
Q
Queer
A livello descrittivo, è un termine ombrello che indica chiunque non è eterosessuale o cisgender, senza specificare ulteriormente l'identità della persona. Parola storicamente utilizzata come dispregiativa, è stata rivendicata da parte della comunità LGBTQIAP+, per quanto soprattutto per le persone anglofone la questione sia ancora dibattuta: in inglese significa "storto" (contrario di "straight", slang inglese per "etero"), analogo a "frocio"/"checca"/etc in italiano. A livello di rivendicazione indica qualsiasi persona che attivamente contrasta ruoli, norme, aspettative di genere e di orientamento e si pone in contrasto all'eterocispatriarcato (vedi: *normatività, *sessismo, patriarcato): ha come basi concettuale l'intersezionalità (vedi) delle lotte, la critica in senso ampio alle oppressioni operate dalla società (compreso il suo sistema economico e le sue norme), la teoria e pratica della variabilità di soggettività, ovvero la teorizzazione del diritto del soggetto di attraversare le identità, decidendo autonomamente quale identità darsi (vedi: autodeterminazione) Rif: Lorenzo Bernini, Le teorie queer. Un’introduzione, Mimesis Edizioni, 2017
Questioning
Condizione di chi si sta interrogando sul suo orientamento e/o identità di genere, talvolta viene utilizzato come etichetta a sé stante
R
Ruolo di genere
Insieme delle caratteristiche (comportamentali, estetiche, etc) attese per un individuo sulla base della sua appartenenza ad un genere e/o un sesso biologico, aspetti erroneamente considerati spesso corrispondenti. I ruoli di genere cambiano a seconda del contesto socio-culturale di riferimento (per esempio: sono molto cambiate nei secoli le aspettative su chi dovesse usare il trucco e perché). I ruoli possono essere imposti a vari livelli di intensità sulle persone, tramite l'educazione, la pressione sociale, o veri e propri atti di violenza (al punto che l’identità di genere viene spesso riconosciuta come più valida quando sostenuta dalle pratiche socialmente associate all’identità in questione nell’ambito delle interazioni sociali)
S
Safe space
Un luogo o un ambiente in cui una persona o una categoria di persone può sentirsi sicura che non sarà esposta a discriminazioni, critiche, molestie o qualsiasi altro danno emotivo o fisico. È basato sul non giudizio, sull'essere al sicuro da conseguenze, spesso sulla creazione di regole condivise da chi lo attraversa
Safe(r) sex
Il concetto di safe sex nasce attorno al 1982 dalla comunità gay, dal libro di Michael Callen e Richard Berkowitz "How to Have Sex in an Epidemic", per sopravvivere alla pandemia di HIV senza smettere di fare sesso. Ha al centro la sessualità come bisogno vitale e l'etica del rispetto dell'autonomia individuale. Nel corso degli anni questo concetto evolve verso il safer sex: non esiste il rischio zero, ma va contestualizzato, ed è fondamentale conoscere per valutare i rischi e autodeterminarsi di conseguenza nel comportamento
Saffic* / WlW
Persona parzialmente o completamente tendente a identità di genere e/o estetiche femminili attratta da persone parzialmente o completamente tendenti a identità di genere e/o estetiche femminili. La persona può essere gay, bisessuale, pansessuale, queer o di altri orientamenti in cui l'attrazione è rivolta anche o esclusivamente a persone identità di genere e/o estetiche femminili. A volte si trova anche come WLW (Women Loving Women), per quanto questo termine sia riduttivo. Reciproco di Achille* / MLM
Scala mobile relazionale
Modello sociale tradizionalista per cui le relazioni hanno uno schema predefinito e desiderabile: uscire insieme, avere rapporti sessuali, andare a convivere, sposarsi, mettere su famiglia, etc., del quale la famiglia cisgender, eterosessuale, monogama e con figli è all'apice, come modello massimo auspicabile a cui tendere
Scambismo
Termine con cui si sono definite per decenni le relazioni in cui due persone, spesso sposate tra loro, fanno sesso con altre persone, spesso appartenenti ad un'altra coppia, per divertimento senza perseguire altre relazioni romantiche
Sessismo
Tendenza a discriminare qualcuno in base al sesso di appartenenza. Abitualmente riferito a chi esprime un atteggiamento maschilista che si fonda sulla considerazione di inferiorità del sesso femminile, definisce la giustificazione sociale dei ruoli attribuiti all’uomo e alla donna a seguito del processo di naturalizzazione delle loro differenze. Esso, quindi, può essere definito come l’ideologia che struttura i rapporti tra i sessi e fornisce la base per la socializzazione di genere. Treccani lo definisce come: “termine coniato nell’ambito dei movimenti femministi degli anni Sessanta del Novecento per indicare l’atteggiamento di chi (uomo o donna) tende a giustificare, promuovere o difendere l’idea dell’inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile e la conseguente discriminazione operata nei confronti delle donne in campo sociopolitico, culturale, professionale, o semplicemente interpersonale; anche, con significato più generale, tendenza a discriminare qualcuno in base al sesso di appartenenza”. Ad oggi la definizione si è allargata andando a toccare anche il genere comprendendo la cisnormatività, che vuole che chiunque nasca con un determinato sesso biologico vi si senta anche appartenente, senza prendere in considerazione tutte le sfumature dell’identità di genere e l’intersessualità
Sesso (sesso biologico)
Insieme dei caratteri sessuali primari e secondari che determinano l'appartenenza di un individuo al sesso femminile, maschile o intersex. È una componente distinta dal genere e dall'orientamento
Sex positivity
Approccio basato sul non giudizio che celebra la sessualità come naturale e salutare, e il piacere come sue componenti fondamentali, educando al consenso e alla sicurezza, superando l'approccio basato unicamente sulla prevenzione dei rischi
Sex worker (Sex work)
Persona che offre prestazioni sessuali e/o foto/video/chat erotiche in cambio di denaro o beni
Sieroattivismo
Attivismo politico di chi ritiene utile dichiarare pubblicamente la propria condizione di sieropositività per contrastare lo stigma ad essa legato
Sierocoinvolgimento
Approccio nei confronti dell'HIV che intende rifiutare la paura e il giudizio, promuove il conoscere il proprio status sierologico, l'essere informat* circa le modalità di trasmissione delle infezioni sessualmente trasmissibili, credere in una cultura della prevenzione che fornisca strumenti di scelta e libertà, e sottolinea che l'HIV riguarda potenzialmente tutte le persone sessualmente attive (e non solo, come nel caso delle trasmissioni per gravidanza o scambio di sangue infetto), e sposta quindi il focus dalla "malattia gay" ad un tema di interesse colletivo
Sieropositività
Condizione di chi presenta positività ad un test HIV
Spettro
Insieme di condizioni simili ma non uguali senza soluzione di continuità all'interno di un gruppo più ampio (es. lo spettro trans include tutte le diverse identità trans, lo spettro asessuale tutte le diverse identità aspec, etc, e ogni punto in questi spettri è una valida identità). Viene anche usato in psichiatria e psicologia per indicare gruppi di sindromi che, in apparenza, sono distinte sul piano clinico-sintomatologico ma che sono accomunati da un fattore patogenetico comune (es. spettro autistico)
Split Attraction Model
SAM, Modello dell'attrazione suddivisa, Attrazione sessuale, Attrazione romantica, Attrazione estetica, Attrazione platonica, Attrazione sensuale, Attrazione alterous)
È un modello che riconosce la compresenza di vari tipi di attrazione, non necessariamente allineati verso lo stesso genere (o generi), che viene molto spesso utilizzato dalle persone asessuali e/o aromantiche. I principali tipi di attrazione che individua sono: - Attrazione sessuale - Attrazione romantica - Attrazione estetica, per l'apparenza di una persona - Attrazione sensuale, riferita al desiderio di contatto fisico non sessuale (abbracci, baci, carezze, coccole) - Attrazione platonica, emotiva ma indipendente da romanticismo o sessualità - Attrazione alterous, diversa da tutte le precedenti, ogni persona la definisce in un modo unico e personale
Stepchild adoption / adozione de* figli* de* partner
Istituto a tutela dei legami instaurati da un* minore con l* partner del* genitor* biologic*
Stereotipo
In psicologia, qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata, cioè non acquisita sulla base di un'esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, su persone o gruppi sociali. Non è necessariamente negativo e può anche configurarsi come "scorciatoia mentale" per interpretare velocemente una situazione (es. il personale medico porta il camice bianco). Parte da un dato di realtà, da una categorizzazione mentale, da una scorciatoia cognitiva e diventa pericoloso quando si irrigidisce portando a una generalizzazione e ad un appiattimento. È qualcosa che ci si "porta dentro", che sta nel subconscio, e agisce sul livello cognitivo, anche se non ne siamo pienamente consapevoli
Stigma
In psicologia fa riferimento alla disapprovazione sociale di alcune caratteristiche personali (es. sieropositività, stile relazionale, etc) che può determinare un pregiudizio (vedi) negativo e produrre discriminazione (vedi)
T
Tape / Trans tape
Nastro adesivo elastico, simile al nastro kinesiologico usato in fisioterapia, utilizzato soprattutto dalle persone transmasc per appiattire il petto e farlo sembrare più simile a quello maschile
Terapie di conversione
Interventi volti a modificare, reprimere o sopprimere una componente "anormale" dell'identità sessuale di qualcun*. A causa della loro natura discriminatoria, degradante e dannosa, tali pratiche sono state equiparate alla tortura da parte delle Nazioni Unite, oltre a essere ritenute ampiamente antiscientifiche
TERF
Trans Excludent Radical Feminism (femminismo radicale trans-escludente), posizionamento del femminismo che vede come dannosa l'inclusione delle persone trans nelle lotte delle donne, che ha una visione essenzialista biologica del genere per cui le uniche donne riconosciute come tali sono quelle AFAB (vedi), e che quindi non riconosce le donne trans come donne e considera donne gli uomini trans
Trans*
Trans, Transgender, Transfeminine, Transmasculine
Termine ombrello che indica chiunque non si identifichi nel genere assegnato alla nascita. La grafia "trans*" prende spunto dall'informatica, in cui l'asterisco indica una istruzione non specifica. Trans* sottolinea quindi la varietà di esperienze e identità che si possono trovare all'interno della comunità trans stessa (e anche di varietà di percorsi di affermazione di genere). Generalmente si parla di persone transfeminine/transfem o MtF (vedi) per indicare le persone assegnate maschio alla nascita che transizionano verso il genere femminile, e transmasculine/transmasc o FtM (vedi) per indicare le persone assegnate femmine alla nascita che transizionano verso il genere maschile. Trans* è un aggettivo e non un sostantivo
Transessuale
Termine inizialmente usato in loco di "trans" o "transgender", ora soprattutto utilizzato per indicare chi affronta una transizione medicalizzata. È un termine il cui significato è cambiato nel corso del tempo e ora da una parte della comunità viene considerato talvolta offensivo e particolarmente limitante in quanto focalizzato sulla componente medica, binaria e/o di transizione come percorso con una partenza e un arrivo fissi e uguali per tutt* (motivo per cui viene invece utilizzato come autodefinizione da altre persone)
Transfemminismo
Femminismo che nasce da persone trans per persone trans e ha come radice l'inclusione delle persone trans* all'interno del femminismo. Arricchisce l'elaborazione del "femminismo storico" con una sottilineatura della necessità di superare una visione essenzialista del genere, sottolineando la rilevanza della soggettività
Transfobia
Transnegatività; Transfobia interiorizzata
Avversione verso la transessualità e le persone trans* come gruppo sociale o come individui. Vedi *fobia
Transizione di genere
Transizione sociale, Transizione medicalizzata; Affermazione di genere
Indica il percorso che le persone trans possono decidere di fare per vivere ed affermare il proprio genere di elezione. Con il tempo l'idea che ci sia un punto di partenza e uno di arrivo univocamente valido (corrispondente allo stereotipo di donna o uomo ideale) sta venendo superata e questo termine sta via via venendo sostituito da "affermazione di genere", che sottolinea l'autodeterminazione della persona nell'affermarsi nella sua identità e toglie il focus dal suo "passaggio" da un genere ad un altro, includendo la grande varietà che si riscontra nell'effettivo. Si può parlare di transizione sociale nel momento in cui la persona comincia a vivere nel suo genere di elezione, e di transizione medica nel momento in cui il percorso di affermazione passa attraverso terapie ormonali e/o interventi chirurgici. I percorsi di affermazione di genere in Italia vengono regolati dalla legge 164/82 (vedi "ONIG" e "WPATH")
Trigger (Trigger warning)
Letteralmente grilletto, indica uno stimolo, spesso legato a un trauma, che può generare reazioni spiacevoli in una persona sensibile a una certa tematica. Per questo soprattutto nel mondo digitale si sta diffondendo la prassi di usare i "trigger warning", ossia degli avvertimenti prima di trattare tematiche che possono essere disturbanti (esempio: violenza, abusi, sangue, linguaggio grafico, etc)
Tucking
Tecnica con cui si può nascondere il rigonfiamento di pene e testicoli in modo che non sia visibile attraverso i vestiti, usata soprattutto da donne trans e drag queen
Twink
Termine di origine anglosassone che indica un giovane attraente o un uomo gay che dimostra un'età adolescenziale, con fisico magro, sottile e longilineo, glabro o con pochissimi peli sul corpo
U
U=U
"Undetectable=Untrasmittable", che in italiano significa "Non rilevabile = Non trasmissibile". Indica la situazione delle persone con HIV in terapia nelle quali la carica virale non è rilevabile e, pertanto, non è trasmissibile ad altre persone
Unione civile
Stato civile delle coppie di persone dello stesso sesso (non necessariamente omosessuali, ma anche bi, pan, asessuali, etc.) che ottengono un riconoscimento legale, distinto a livello giuridico dal matrimonio eterosessuale negli obblighi e nelle tutele (ad esempio non prevede obbligo di fedeltà)
V
Vanilla
Opposto di kinky (vedi), indica le pratiche sessuali "tradizionali"
Varianza di genere (Non conformità di genere)
Manifestazione di identità e/o espressione di genere che non corrisponde al proprio ruolo di genere (vedi) atteso dalla società in cui si vive
Visibilità
Nell'ambito queer, è la situazione di una persona che vive la sua identità pubblicamente. Ha costituito una delle rivendicazioni centrali delle realtà LGBTQIAP+ soprattutto nelle prime fasi del movimento, assumendo un valore politico di rivendicazione e di prendersi il proprio spazio nel mondo. Si tratta di una scelta personale che si può decidere di prendere o meno in base al contesto sociale del momento, nel rispetto della propria sicurezza (vedi: coming out)
W
WPATH
Sta per "World Professional Association for Transgender Health", indica le linee guida internazionali per i percorsi di affermazione di genere, che danno rilievo all'autodeterminazione della persona. Al contrario di quelle ONIG (vedi), non prevedono la psicoterapia obbligatoria e il real life test, e sono generalmente più elastiche e aperte verso persone non binarie e/o che vogliono dosaggi ormonali atipici (es. particolarmente bassi, come nel caso del microdosing) per ottenere solo alcuni cambiamenti o ottenerli più lentamente
X
Xenogender
Identità di genere che travalica la concezione umana del genere e ricerca altri metodi di identificazione personale come ad esempio concetti, animali, piante o altre creature/cose. Non è definita in relazione a uomo o donna ma ad "altro", ed è a sua volta un termine ombrello. Tanto dal punto di vista di stimolo politico che da quello effettivamente identitario, mette in discussione la centralità e il significato che come società diamo ai concetti di "uomo" e "donna". Spesso questo termine viene utilizzato da persone neurodivergenti, ma non è una loro prerogativa
*
*fobia
Afobia, Arofobia, Bifobia, Intersexfobia, Lesbofobia, Omofobia, Transfobia, Polifobia, Grassofobia, etc., omolesbobitransafobia; *negatività; *fobia interiorizzata
[L'uso dell'asterisco nella parola *fobia sottolinea la sua natura generica, permettendo di rappresentare una vasta gamma di termini e combinazioni possibili.] Biasimo, disgusto, avversione e disprezzo ai danni di una persona sulla base di una componente della sua identità, spesso afferente all'identità sessuale, risultante dall'educazione e dai valori trasmessi dalla società e dalla cultura di riferimento. Può riguardare qualsiasi tipo di identità e spesso si interseca con altre discriminazioni sistemiche (es. il sessismo e la misoginia nel caso della lesbofobia). È tra le basi della piramide della violenza (vedi) Le "fobie" si declinano sulle varie componenti dell'identità: es. afobia verso le persone asessuali, arofobia verso le persone aromantiche, bifobia verso le persone bisessuali, intersexfobia verso le persone intersex, lesbofobia verso le persone lesbiche, omofobia verso le persone omosessuali, transfobia verso le persone trans*; ma anche grassofobia verso le persone grasse, puttanofobia verso le persone sex worker, polifobia verso le persone poliamorose, sierofobia verso le persone sieropositive, etc. Nello specifico, nel 1967 lo psicologo americano W. Churchill usa il termine "omoerotofobia" per descrivere la paura di tipo prevalentemente socio-culturale che considera i rapporti erotici omosessuali come una minaccia per l’organizzazione sociale. Nel 1972 G. Weinberg conia il termine "omofobia" per indicare la paura irrazionale di trovarsi in luoghi chiusi con persone omosessuali e le reazioni di ansietà, disgusto, avversione, rabbia, paura o intolleranza che gli eterosessuali possono provare nei confronti delle persone o dello stile di vita omosessuale, spostando l'attenzione sul piano psicologico individuale. Egli qualifica inoltre l’omofobia come “fobia atipica” sottolineandone la differenza con le fobie classiche, derivante dalla sua portata aggressiva e data dalla sua propensione a trasformarsi in violenza. Nel 1978 Main e Garfinkel estendono il concetto di omofobia includendovi gli aspetti socio-culturali e definendola come un sistema di credenze e stereotipi che giustifica e rende plausibile la discriminazione in base all’orientamento sessuale delle persone attraverso l’uso di un linguaggio offensivo ad esse rivolto, e sottostima o disprezza gli stili di vita omosessuali in confronto a quelli eterosessuali. Per quanto i termini legati alle *fobie siano ancora usati comunemente, stanno venendo sostituiti dai termini "*negatività" (omolesbobitransnegatività) per sottolineare il fatto che gli atti di discriminazione e violenza hanno una componente intenzionale e non sono dovuti a una, in senso letterale, "fobia" irrazionale e incontrollabile, bensì legati a una più ampia concezione negativa di una componente dell'identità sessuale modulata da una cultura e una società eterosessiste (vedi). Nel 1980 Main e Garfinkel definiscono l’omonegatività come un concetto multidimensionale secondo cui l’omofobia costituisce soltanto uno tra i tanti fattori inseriti nel più ampio contesto degli atteggiamenti che coinvolgono il piano sociale, culturale, legale, morale. In questo senso tutto ciò che è considerato omofobico non è basato tanto sulla paura e/o l’imbarazzo, quanto sul pregiudizio e lo stereotipo a livello sociale. Nel 1992 Blumenfeld individua 4 livelli di omofobia/negatività: individuale (stereotipi e pregiudizi), interpersonale (atteggiamenti e comportamenti), istituzionale (dispositivi normativi e pratiche sociali), culturale (rappresentazioni culturali, significati veicolati dal linguaggio e dai media). Infine Graglia nel 2019 ne parla come insieme di rappresentazioni culturali, pratiche sociali, credenze individuali e comportamenti interpersonali che sviliscono, invalidano, aggrediscono i comportamenti, le identità, la comunità LGBTQIAP+, che trova base nell’eterosessismo e eterocentrismo della cultura occidentale. Le *fobie sociali possono avere come diretta conseguenza e modalità di espressione le *fobie interiorizzate, vale a dire un insieme dei sentimenti e degli atteggiamenti negativi (che vanno dal disagio, al disprezzo, alla vergogna) che una persona LGBTQIAP+ può provare (a livello conscio o inconscio) nei confronti di componenti della propria identità. Molto spesso questo disprezzo si manifesta in modi subdoli, come lo svilimento della propria immagine di sé o l'allontanamento di fantasie e ideazioni. Questa interiorizzazione non danneggia solo la persona stessa, ma può provocare un atteggiamento negativo verso l'esterno che può diventare discriminatorio.
*normatività
Eteronormatività, Cisnormatività, Mononormatività, Amatonormatività, Allonormatività, etc.
Visione del mondo per la quale esiste uno standard di persona "tipo": eterosessuale, cisgender, monogama, alloromantica, allosessuale (e, fuori dall'identità sessuale, bianca, abile, istruita, e tendenzialmente uomo). Di conseguenza tutto ciò che non risponde a queste caratteristiche viene considerato come deviante e "anormale" e viene spesso stigmatizzato o discriminato. Un esempio di etero-cis-normatività sono le pubblicità dei prodotti per coppie nelle quali compaiono solo coppie eterosessuali e cisgender. L’eteronormatività si manifesta su due principali livelli: - il binarismo di genere, cioè il riconoscimento esclusivo di due identità di genere (donna e uomo) a cui sono attribuiti specifici ruoli ed espressioni di genere, e tutto ciò che esula da questa “norma” viene tacciato come deviante e accusato o aggredito sotto diverse forme e modalità (esempi: machismo, violenza contro le varie espressioni di genere, concezione della cura come prerogativa femminile, etc.) - forte convinzione che sesso biologico, sesso anagrafico, identità di genere ed espressione di genere, devono tutti essere corrispondenti - la monogamia quale sola forma di amore eticamente e socialmente valida, per cui non sono riconosciute come valide tutte le altre forme di legame, come il poliamore, e le stesse unioni civili vengono definite come "specifica formazione sociale" e non come famiglie
*sessismo
Eterosessismo, Cissessismo, Monosessismo, etc.
Insieme delle ideologie sociali e forme di oppressione istituzionalizzata, derivate dalla *normatività, che negano, stigmatizzano, denigrano e/o discriminano qualsiasi forma di comportamento, identità o relazione fuoriesca dalla norma. Sono tipologie di discriminazione che nelle interazioni quotidiane e nelle istituzioni sono spesso meno esplicite, ma molto pervasive
Socializzazione di genere
Insieme dei processi tramite i quali la persona fa propri i comportamenti e le credenze che la cultura di riferimento considera appropriati per una data identità di genere (per esempio, una persona AFAB che vuole essere socializzata come uomo, comincerà a vestirsi in maniera più maschile, fasciarsi il seno, adottare pronomi maschili, etc). Le principali fonti di socializzazione sono la famiglia, i pari, la scuola, i media e la religione (vedi: ruoli di genere)