Conferenza stampa Torino Pride: 50 anni di Pride, a Torino è “Queer e ora”

Appuntamento sabato 18 giugno alle 16,30, in corso Principe Eugenio angolo corso San Martino. Il corteo sfilerà per il centro e si concluderà in piazza Vittorio dove si susseguiranno gli interventi dei rappresentanti del Pride, di Vladimir Luxuria, direttrice del Love Festival, del sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Tante le rivendicazioni, in primis una legge per il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. 

Torino, 08 giugno 2022. Al motto di ‘Queer e ora’, il Torino Pride si prepara a sfilare per le strade della città e a rivendicare maggiori diritti: una legge per il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, una legge contro l’omo-lesbo-bi-trans-a-fobia, politiche più efficaci di contrasto alla violenza maschile e di genere, maggiori tutele per i migranti LGBTQIA+, il matrimonio egualitario. Queste e tante altre le richieste che saranno portate in piazza sabato 18 giugno.

 Si parte alle 16,30 da corso Principe Eugenio per sfilare a testa alta per le vie del centro anche in ricordo della tanta strada fatta in 50 anni di vita del movimento LGBTQIA+. Era il 5 aprile 1972 quando un gruppo di militanti interruppe un congresso di sessuologia a Sanremo, contestando le teorie riparative e rivendicando il primo spazio di protagonismo e parola. Da allora molto è cambiato, ma restano ancora tanti punti oscuri. 

Ecco che le persone queer, lesbiche, bisessuali, trans e transgender, gay, aromantiche, asessuali, intersessuali, non binarie e molto altro, infiniti siderali di galassie sono determinate a continuare in un percorso di sfida e di lotta contro chi vuole limitare diritti, non riconoscere le diversità, ostacolare il diritto a essere felici. 

“Siamo stanchә di avanzare un centimetro per volta, stanchә delle mediazioni al ribasso sui nostri corpi e sulle nostre vite e sulle nostre relazioni, stanchә di dover conquistare spazi sicuri di libertà e condivisione”, spiega Marco Giusta, coordinatore del TorinoPride.  In testa al corteo ci saranno gli esponenti del movimento come Vladimir Luxiuria, direttrice del Love Festival, ma anche le istituzioni con il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e l’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli. 

“Anche a seguito della sospensione della registrazione delle bambinз da parte del Comune di Torino, chiediamo con forza e urgenza, come ha già fatto la Corte Costituzionale italiana, – afferma il TorinoPride – che gli organismi deputati si assumano la piena responsabilità, attraverso l’introduzione di una legge che permetta a ogni genitorə di riconoscere alla nascita lз propriз figlз, superando il criterio che garantisce tale prerogativa soltanto allə genitorə biologicə, affinché tutte le figure genitoriali siano riconosciute. Oggi lə genitorə non biologicə per prendersi cura dellз propriз figlз sono costrette a chiedere continue deleghe. Rimane altresì inaccettabile che unə genitorə divenutə tale in una coppia omosessuale sia costrettə ad adottare lə propriə figliə sociale attraverso un oneroso percorso in tribunale dall’esito incerto”.