Il Pride

La nostra principale iniziativa. Ogni anno portiamo in strada la manifestazione e la lotta più potente per le persone LGBTQIA+ nel mondo

Perché facciamo il Pride. Serve ancora?

Spoiler: sì. Perché finché esisteranno discriminazioni, il Pride sarà necessario. E anche dopo, perché nessun diritto è garantito per sempre. E soprattutto, perché esistono le persone LGBTQIA+. Il Pride è protesta e celebrazione: memoria delle lotte che ci hanno aperto la strada e, allo stesso tempo, affermazione della nostra presenza, visibile e inarrestabile. È un atto di orgoglio collettivo, in cui rivendichiamo diritti, uguaglianza e libertà di essere chi siamo, senza compromessi. È anche un momento di gioia e di rottura, in cui il colore, la creatività e la trasgressione diventano strumenti politici. Ribaltando le regole, sfidando i pregiudizi, rendiamo impossibile ignorarci.

A partire dal giorno del Pride abbattiamo odio e discriminazioni, sapendo che un’altra società è possibile e che noi la stiamo già costruendo.

Torino, il Pride e i diritti civili

Torino è la città del Fuori! (primo movimento LGBT italiano), del primo Convegno internazionale lesbico in Italia, del primo consultorio pubblico per l’affermazione di genere e del Lovers Film Festival. Dopo il primo Torino Pride nazionale del 2006, nasce l’associazione Coordinamento Torino Pride.

Quando nasce il Pride nel mondo

Il Pride nasce dalla rivolta di Stonewall quando la comunità LGBTQIA+, oppressa su più fronti, si scontrò con la polizia a New York il 28 giugno 1969 a seguito dell’ennesima irruzione violenta e immotivata della polizia in un bar gay in Christopher Street chiamato Stonewall Inn.

Le edizioni del Pride

Sfoglia le locandine del Pride, come un bell’album dei ricordi ma che rappresenta molto di più: ogni hanno è una lotta che facciamo per i diritti di tuttə, soprattutto per chi ne ha meno delle altre persone. Ogni claim e ogni immagine rappresenta un moto collettivo per le persone LGBTQIA+.