Aggressione omofoba a Torino

Gravissimo episodio di aggressione omofoba a Torino

L’ennesima brutale aggressione ai danni di Leonardo Ranieri, cittadino gay a Torino, fatto reso ancora più grave e odioso dalla partecipazione quasi di un intero condominio, assume i contorni di un autentico linciaggio e di un pessimo inizio d’anno per la città. La gravità di questo episodio purtroppo non ci stupisce: s’inserisce perfettamente nel clima di violenza non solo accettato ma nutrito in modo intenzionale e colpevole dall’attualità politica, da decisioni deliranti che vanno sia nel senso della sottrazione di ogni qual forma di tutela nei confronti delle persone migranti o rifugiate, sia in quello della contrazione dei diritti civili nei confronti delle donne o delle persone omosessuali. Non è incredibile, in un generale quadro di disagio sociale e culturale, che le persone aizzate da contenuti d’odio, finiscano per prendersela con le persone più deboli, sentendosi giustificate a farlo da comportamenti irresponsabili quando non apertamente omofobi di alcuni rappresentanti delle istituzioni, a partire dall’Esecutivo. Leonardo vive in un appartamento ATC da nove anni. Con regolare contratto. I rapporti con il vicinato non sono mai stati semplici ma il due gennaio scorso sono arrivati a un punto di non ritorno. È folle, ingiustificabile e gravissimo essere aggrediti in casa propria, non è concepibile che varie persone del condominio tra cui ragazzi e madri di famiglia arrivino a gridare a Leonardo “ricchione di merda scendi che ti ammazziamo, le persone come te vanno bruciate”. Leonardo è cardiopatico ed è facile immaginare come stia vivendo questa situazione. Afferma Giziana Vetrano, coordinatrice del Torino Pride: “ho potuto parlare a lungo con Leonardo, che ho trovato davvero molto provato sia fisicamente sia moralmente. Il Torino Pride è ovviamente al suo fianco e si è già attivato per fornire tutta la possibile assistenza. Vorrei intanto ringraziare, anche a nome dell’interessato, il personale medico e infermieristico del 118 e del pronto soccorso – a cui Leonardo si è rivolto – per la professionalità e sensibilità con cui hanno trattato il caso e il presidente ATC Marcello Mazzù che, grazie all’interessamento del consigliere del Torino Pride Alessandro Battaglia, ha subito dato la propria disponibilità a collaborare per affrontare e risolvere un problema che da subito si configura come emergenza sociale complessa”. “Ora – prosegue Vetrano – aspettiamo un segno importante da parte della politica. Chiediamo che alla prevedibile indignazione seguano fatti concreti, prese di posizione magari anche scomode, affinché nessuno si senta più in diritto di insultare e picchiare chicchessia per il proprio orientamento sessuale, la propria identità. Nessuno deve rimanere impunito di fronte ad atti così violenti che a ben vedere minano la tranquillità e la civile convivenza di tutte tutti, non solo delle persone omosessuali”.

Il Torino Pride ringrazia Gaynews e Francesco Lepore per la professionalità nella gestione dell’informazione e per il subitaneo coinvolgimento nell’interesse di Leonardo.

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