Il Torino Pride partecipa al Pride di Budapest

Il 28 giugno, nella capitale dell’Ungheria, la marcia per i diritti delle persone LGBTQIA+ messa in pericolo dalla legge anti-pride di Orbán. «Davanti alla repressione, rispondiamo con la resistenza» 

Torino, 25 giugno 2025 – Come annunciato nel corso della conferenza stampa di maggio, una delegazione del Torino Pride sarà presente alla marcia del Budapest Pride, in programma il 28 giugno.

Il Budapest Pride giunge quest’anno alla sua trentesima edizione, ma si svolge in un clima di pesante repressione. Da mesi è nel mirino del governo ungherese, che lo ha dichiarato illegale con una legge liberticida che vieta ogni manifestazione ritenuta “pericolosa per l’infanzia”. Le autorità hanno già annunciato l’uso della forza e di strumenti di sorveglianza avanzata – tra cui il riconoscimento facciale – per identificare e bloccare chi organizza o partecipa alla marcia.

Nonostante i divieti, le realtà organizzatrici del Budapest Pride hanno confermato la marcia e hanno lanciato un appello internazionale rivolto ad associazioni, personalità politiche e istituzioni di tutto il mondo. La manifestazione ha ricevuto anche il sostegno del sindaco di Budapest Gergely Karácsony che, sfidando apertamente Viktor Orbán, ha dichiarato che la marcia si svolgerà regolarmente.

Dall’Italia, oltre a una delegazione del Torino Pride, partiranno diversɜ attivistɜ e molte figure  politiche. 

«Siamo sotto attacco diretto da parte delle destre reazionarie europee e mondiali – dichiara Luca Minici, coordinatore del Torino Pride – che fanno delle nostre vite uno dei bersagli del loro piano liberticida in deroga a qualsiasi valore europeo e diritto internazionale. Quello che dobbiamo fare ora è scendere in strada e marciare al fianco della comunità LGBTQIA+ ungherese, portando il nostro supporto con la nostra presenza e visibilità. Mai come oggi il silenzio di Giorgia Meloni e delle istituzioni italiane è assordante, vergognoso e inaccettabile: non si può tacere quando un governo europeo vieta una manifestazione pacifica per i diritti. Davanti ai tentativi di repressione, la nostra risposta sarà sempre una: resistenza!» conclude Minici.

«Per l’EuroPride 2027 abbiamo scelto il claim lives worth fighting for, vite per cui vale la pena lottare – dichiara Alessandro Battaglia, responsabile del Torino EuroPride 2027 e uno dei partecipanti alla delegazione a Budapest – Quello che possiamo fare concretamente è rispondere alla chiamata internazionale del Budapest Pride e scendere in marcia insieme allɜ attivistɜ ungheresi. Abbiamo la certezza che, anche grazie a questa folta risposta, tutti gli occhi europei e mondiali saranno su Budapest, sabato prossimo: Orbán non avrà le mani libere per fare tutto quello che vuole. Se questo permetterà una marcia più sicura per tutte le persone partecipanti, sarà un risultato enorme» conclude Battaglia.