Quest’anno a Torino il Pride al grido di #NessunDorma
Da quest’anno il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Torino hanno avviato una collaborazione con il Torino Pride condividendone la mission
Fra gli appuntamenti di avvicinamento al Torino Pride il concerto di Viola Valentino e la mostra dedicata a Ottavio Mai da OFF TOPIC
Il Piemonte Pride, nato l’anno scorso, cresce contando ora tre appuntamenti cardine. Il Torino Pride, la parata per i diritti delle persone LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer e intersex) che è da anni la più partecipata manifestazione del territorio dedicata al riconoscimento dei diritti di tutte e tutti e che si svolgerà il 16 giugno. Il Novara Pride che si è svolto lo scorso 26 maggio e l’Alba Pride che dopo il grande successo dell’anno scorso avrà la sua seconda edizione il 7 luglio.
Il Piemonte Pride significa anche più di un mese di eventi di avvicinamento organizzati in tutte le attivissime province piemontesi su iniziativa delle tante associazioni LGBTQI del territorio, un coinvolgimento più marcato e trasversale di tutte le realtà della regione nell’organizzazione delle grandi parate dell’Orgoglio.
Fra gli appuntamenti più importanti il concerto di Viola Valentino (14 giugno, ore 21.30, ingresso gratuito) al Green Fest (Parco della Tesoriera, 8/22 luglio) e la mostra/racconto dedicata a Ottavio Mai da OFF TOPIC (Via Pallavicino 35) dal titolo Ottavio Mario MAI | 1946 – 1992 | Un inno alla libertà (inaugurazione 13 giugno ore 20, ingresso gratuito).
Il claim 2018 è: NESSUN DORMA! un invito a tutte e a tutti a rimanere vigili, ad adoperarsi per salvaguardare i diritti acquisiti e a lottare per tutti quei diritti, invece, ancora anacronisticamente negati. Claim sposato pienamente dal Politecnico di Torino e dall’Università degli Studi di Torino che non solo hanno concesso il proprio patrocinio alla parata ma che, per il primo anno, hanno deciso congiuntamente di organizzare un incontro di avvicinamento al pride per gli studenti dal titolo Il patrocinio al Torino Pride e il ruolo dell’università nella lotta alle discriminazioni (15 giugno, ore 17.30; Aula 8I, Corte Interrata del Politecnico di Torino, Corso Castelfidardo 34/A). L’incontro sarà seguito da un aperitivo offerto ai partecipanti dal Politecnico di Torino per festeggiare il Torino Pride.
“Con il Piemonte Pride, una realtà in continua crescita, il nostro intento è quello di creare una rete territoriale coesa che possa moltiplicare sul territorio la felice esperienza del Torino Pride – afferma soddisfatto Alessandro Battaglia, coordinatore Torino Pride – al fine di combattere in modo più capillare ogni tipo di discriminazione. Paradossalmente, moltiplicare i pride perché possano, in futuro, non essere più necessari. Quello che oggi viene definito da più parti il “modello piemontese” è a nostro giudizio la strada giusta per poter davvero, UNITI, affrontare i nostri avversari e avere una maggiore forza per rivendicare e ottenere la vera e auspicata eguaglianza”.
Il Piemonte Pride si svolge con il sostegno e il patrocinio della Regione Piemonte e con il patrocinio del Consiglio Regionale, della Città Metropolitana di Torino, delle Province di Novara e di Cuneo e delle Città di Torino e Alba.
Il claim e il manifesto
Il claim del 2018, Nessun dorma, richiama chiaramente l’attenzione sui tempi cupi, “bui” e troppo spesso “addormentati” in cui viviamo, tempi in cui prende piede una cultura della semplificazione ad opera dei “luoghi comuni”, in cui chi è “diverso” o percepito come tale assume facilmente il ruolo di capro espiatorio. Tempi di crisi economica, sociale e culturale in cui rialza la testa un fascismo dai mille volti.
Il Pride di quest’anno, dunque, è dichiaratamente e nettamente antifascista, antirazzista e di lotta, se possibile ancor più delle edizioni precedenti. L’immagine invece è quella di un pugno: la mano chiusa con le dita piegate e fortemente strette, un segno di lotta ma anche di forza e di vivido incitamento. Tendere ad afferrare ciò che uno non ha ancora e stringere, invece, ciò che già si è conquistato.
La forza del pugno che si sposa con la purezza cromatica “senza esitazione” e che rimanda all’arcobaleno, rappresentazione cromatica universale del mondo LGBTQI. Un simbolo senza tempo, stratificato, che non vuole e non deve ricondurre a un concetto univoco ma che ha l’ambizione di simboleggiare la lotta, anzi le lotte, di tutte e tutti contro il mai sopito avanzare di discriminazioni sempre nuove.
A partire dalla guerra civile spagnola il pugno chiuso è diventato, infatti, simbolo di tutti i movimenti che si opponevano al fascismo. E stato utilizzato successivamente in molte circostanze e da diversi movimenti per i diritti dei gruppi discriminati, in nome della solidarietà e della ribellione: come, ad esempio, il movimento per i diritti civili degli anni Sessanta, il movimento femminista americano o il movimento dei militanti per i diritti dei neri.
Piemonte Pride: Torino Pride e Alba Pride
L’esperienza del Piemonte Pride 2017 è stata fondamentale per il Collettivo, e soprattutto per la cittadinanza albese: la risposta appassionata (in parte inaspettata) della società civile, e la convinzione che un momento di tale visibilità sia indispensabile soprattutto nelle zone di provincia, hanno condotto alla decisione di replicare l’esperienza, con le stesse motivazioni e lo stesso entusiasmo. Il pride ad Alba, nel 2018, si svolgerà il 7 luglio.
La scelta del tema, condivisa con il Coordinamento Torino Pride e con gli organizzatori del Novara Pride, è in sintonia con l’attività portata avanti dal Collettivo in questi anni. Dallo slogan “Ad Alba ci stiamo svegliando” utilizzato alla manifestazione Svegliati Italia di inizio 2016, al “Nessun dorma” del Piemonte Pride 2018, il filo conduttore è chiaro: la volontà di esserci, di accendere la consapevolezza e il dibattito, e di portare avanti la lotta per un futuro e (perché no?) un presente più giusti, solidali, e liberi.
Il Collettivo De-Generi, nato ad Alba nel 2015, lavora sul territorio su tematiche quali gli stereotipi di genere, l’identità di genere, l’orientamento sessuale e le discriminazioni, in un’ottica intersezionale e attenta al legame delle istanze LGBTTQI* con quelle di altri gruppi e individui i cui diritti (civili, sociali, politici, e, soprattutto, umani) non sono ancora sufficientemente tutelati e rispettati. Attraverso eventi culturali e aggregativi rivolti a diverse fasce di età persegue l’obiettivo di allargare il dibattito pubblico e creare nella zona albese momenti e spazi di confronto per favorire una socialità che non veda nelle differenze un ostacolo ma una ricchezza, in nome di un’uguaglianza che non significhi omologazione ma valorizzazione delle caratteristiche individuali, possibilità di scambio e di incontro.
Lo stesso nome del gruppo, De-Generi, rappresenta la convinzione alla base delle attività svolte, ovvero che a determinare l’identità di ciascun individuo non siano necessariamente i ruoli che culturalmente e socialmente vengono attribuiti in quanto “femmine” o “maschi”, ma che siano possibili modi differenti e plurali di essere donne e uomini, che ognuno sia una combinazione di natura, cultura, ambiente, percorsi, luoghi interiori, e che riconoscerlo significhi promuovere una cultura del rispetto e del dialogo.
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